Ritenzione Idrica e caldo: Consigli Pratici

Con l’arrivo del caldo, la sensazione di gonfiore e pesantezza può aumentare fino a diventare insopportabile ed in alcuni casi, invalidante.

La ritenzione idrica è un disturbo che interessa soprattutto le donne e si presenta con una sintomatologia che include il ristagno dei liquidi (soprattutto in zone di glutei e cosce), rallentata diuresi, gonfiore degli arti inferiori, pelle poco elastica in alcuni punti e nei casi più gravi, fastidio o dolore.

La ritenzione dei liquidi è dovuta ad uno squilibrio idrico al livello cellulare. Vi è un eccesso di acqua extracellulare a discapito di quella intracellulare. La cellula risulta quindi insufficientemente idratata e quindi in uno stato di sofferenza.

Le cause possono essere molteplici ma le più frequenti sono: alimentazione inadeguata (in difetto e in eccesso oppure dal punto di vista qualitativo), sedentarietà, fumo, eccesso di bevande alcoliche, idratazione insufficiente, gravidanza e stress. In alcuni soggetti, è la debolezza della propria microcircolazione a rendere la sintomatologia ancora più presente.

D’estate con il caldo i fastidiosi sintomi possono aumentare ancora di più. Questo è dovuto alla dilatazione dei vasi periferici che quindi contribuisce in maniera importante al ristagno dei liquidi.

Quindi che fare?

Il rimedio più importante e che può fare la più grande differenza a breve termine è anche il più scontato: aumentare l’idratazione. Con il caldo e quindi con l’aumento della sudorazione la disidratazione è sempre dietro l’angolo. Migliorando l’idratazione intracellulare diminuisce anche la ritenzione extracellulare aiutando ad alleviare il fastidio.

Al contrario di molte credenze comuni, il sodio non deve essere eliminato del tutto. Con la sudorazione anche i sali minerali vengono persi e di conseguenza anche la pressione osmotica, fondamentale per il corretto partizionamento dei liquidi, ne risente. Consiglio quindi di non eliminare del tutto il sale a tavola ma di moderarlo, preferendo alimenti freschi e non processati.

La sedentarietà, e quindi un eccesso di ore passate alla scrivania o in piedi sono un fattore di rischio importante per questo disturbo. Bastano 30 minuti di attività fisica al giorno per fare una differenza non trascurabile. In seguito ad esso consiglio una doccia tiepida e qualche minuto con le gambe a bagno in acqua molto fredda seguita poi da qualche minuto di riposo in posizione supina.

La dieta, intesa come stile di vita, che comprende sia alimentazione che attività fisica, è fondamentale per la salute a ed è un valido aiuto nella battaglia alla ritenzione idrica. Deve essere sempre personalizzata in base ai bisogni individuali ma con una regola d’oro che vale per tutti: l’alimentazione deve essere varia e colorata accompagnata da attività giornaliere stimolanti, volte ad un continuo miglioramento di se stessi e non intese come sofferenza o punizione.